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ANDRIA | Santa Maria Goretti - Povertà: il centro conferma i dati SVIMEZ

2011-02-17 87 Dailymotion

ANDRIA | Santa Maria Goretti - Povertà: il centro conferma i dati SVIMEZ È di questi giorni il rapporto diffuso dallo Svimez, sull'economia del Mezzogiorno 2010, secondo cui in Italia vivono 7,8 milioni di poveri, ovvero il 13% della popolazione. Di questi, 3 milioni sono in condizioni limite: sono per lo più meridionali e operai. Per tutti nel 2009 la situazione è peggiorata. Secondo il rapporto Svimez, infatti, una famiglia meridionale su cinque non ha i soldi per un consulto specialistico di un medico; una su cinque non si può permettere di pagare il riscaldamento. Secondo l'Istituto di ricerca, nel 2008 nel 30% delle famiglie al Sud sono mancati i soldi per l'abbigliamento e nel 16,7% dei casi si sono pagate in ritardo le bollette. Otto famiglie su 100 hanno rinunciato ad alimenti necessari, il 21% non ha avuto soldi per il riscaldamento e il 20% per andare dal medico. Quasi un meridionale su tre è a rischio povertà a causa di un reddito troppo basso, contro 1 su 10 al Centro-Nord. Il verdetto è inappellabile: secondo lo Svimez, in valori assoluti al Sud si tratta di 6 milioni 838mila persone, fra cui 889mila lavoratori dipendenti e 760mila pensionati. Ed è da considerare che nel 47% delle famiglie meridionali si vive di unico stipendio, e molto spesso -- il 12% delle famiglie meridionali - si tratta di nuclei con tre o più familiari a carico. Questi i nuovi poveri: gli operai. Le famiglie composte da due persone che hanno una spesa mensile pari o inferiore a 983 euro, vengono classificate come povere. 1 milione 162mila famiglie (il 4,7%) risultano in condizione di povertà assoluta per un totale di 3 milioni e 74 mila individui (il 5,2% della popolazione). L'incidenza di povertà assoluta aumenta, tra il 2008 e il 2009, per le famiglie con persona di riferimento operaia (dal 5,9% al 6,9%), mentre l'incidenza di povertà relativa per queste famiglie aumenta solo nel centro (dal 7,9% all'11,3%). A ciò si aggiunga che in Italia le misure contro la povertà sono le meno efficaci d'Europa: in alcuni paesi come Svezia, Danimarca, Olanda, Germania, Irlanda, l'impatto della spesa per la protezione sociale riesce a ridurre del 50% il rischio povertà, da noi si raggiunge un magro 4 per cento. Un non edificante primato che il nostro paese condivide solo con la Grecia. Questi dati trovano perfetto riscontro nel nostro Sud e, in particolare nella città di Andria. La Casa di Accoglienza "S. Maria Goretti" da tempo ha dato l'allarme sulle nuove povertà che stanno attanagliando le famiglie, e a tutta ragione si pone quale "faro di verifica", perché ormai molti si affacciano alla solidarietà per chiedere aiuti di ogni genere. fonte:www.andrialive.it